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Il 2 gennaio del 2011 a Gangi nell′antico Palazzo Sgadari, sede del polo museale e della Pinacoteca Gianbecchina, è stato scoperto un busto raffigurante il Maestro Gianbecchina realizzato e donato dal giovane scultore ventiduenne Gabriele Venanzio.

La collocazione dell’opera, nella sala d′ingresso della Pinacoteca di Gangi, vuole essere un omaggio al grande Maestro Giovanni Becchina scomparso nel 2001 a 92 anni, che ha donato ben 96 opere ai cittadini di Gangi dimostrando il sentimento di affetto e il legame con il paese del quale era cittadino onorario.
“Materia della mia pittura è la terra siciliana nella quale respiro quando vago nei campi” scriveva Gianbecchina e oggi immagini e volti dei contadini, scavati dalla fatica del duro lavoro nei campi di grano bruciati dal sole, sono conservati nella Pinacoteca di Gangi, in particolare si può ammirare l′intero ciclo del grano che l′artista ha realizzato, durante una lunga permanenza nella cittadina madonita.
Alla manifestazione erano presenti lo scultore Gabriele Venanzio, il figlio del Maestro Alessandro Becchina, il Presidente dell’Istituzione Gianbecchina di Gangi Raffaele Mocciaro, il Direttore dell’Istituzione Rosanna Migliazzo, il Sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, il Vice Sindaco Cataldo Sorrentino, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Migliazzo.
“Gangi celebra e vuole mantenere vivo il ricordo di un suo illustre concittadino – ha detto il Sindaco Giuseppe Ferrarello – di un uomo che attraverso la sua pittura ha saputo rendere omaggio alla nostra amata terra, un sentito mio personale e di tutta l′amministrazione comunale va al giovane artista Venanzio e alla famiglia Becchina”. Alessandro Becchina figlio dell′artista di Sambuca ha detto: “In quest′opera ho visto lo spirito di mio padre”.